Sunday, March 23, 2003

IL GIOCATORE DI BILIARDO

Soltanto l’erba sull’altopiano, è verde un pò di più
Ma non c’è da pensarci su
Non c’è da standerci su la mano,cercando di capire,
qual è il punto dove colpire
Tick Tack, Tick Tack per ogni geometria
Tick Tack Tick Tack Ci vuole fantasia

Cè una luce che luna non è, in un buoio che nottà non è
e una voce che voce non è che non parla,ma parla di me
d’improvviso mi brucia la mano l’aria vedre del palmo sul piano
tick tack, ed il gioco si porta via rotolando la vita mia

Ecco perché si trattiene il fiato, finche si resta giù
E per sempre vuol dire mia più
TicK Tack, per ogni geometria
Tick Tack, ci vuole fantasia

C’è una luce che luna non è In un buio che notte non è
È una voce che voce non è Che non parla,ma parla con me
E di colpa mi sfiora la mano L’erba verde di quest’altobliano
Tick tack, ed il gioco si porta via, Rotolando la vita mia

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